Percorsi nella geodiversità

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Percorsi nella geodiversità

Agro-ambienti e gusti della Murgia

La Grande Scarpata Meridionale delle Murge è riconosciuta come “Monumento naturale” nel contesto del paesaggio pugliese. La particolarità dell’ambiente è percepibile e si affianca alla particolare struttura delle aziende agricole.

Lungo il percorso, uno jazzo, sul versante della scarpata.
Le colture ai piedi della scarpata, in un contesto ambientale fortemente condizionato dalla geodiversità.

Fenomeni naturali, ecologia, e utilizzo dei suoli sono strettamente interconnessi, e tra i risultati di questa peculiare combinazione si hanno prodotti alimentari che si distinguono e possono essere gustati durante la visita. Questa consiste in una passeggiata attraverso ambienti diversi, posti sia alla sommità della scarpata, la vera e propria “alta Murgia”, sia lungo le pendici e la pianura alla base.

La geodiversità dell’ambiente è visibile anche nelle differenti rocce che si incontrano, nei pascoli e ai margini delle colture.

Lo sguardo può spaziare fino agli Appennini, ammirando la varietà di paesaggi differenti, mentre la presenza degli esperti di geologia e geomorfologia, carsismo e speleologia, paesaggio culturale e agrario, guiderà alla visualizzazione di fenomeni legati a una “storia scritta nelle forme e nelle rocce”, storia risalente a milioni di anni fa. Climi tropicali, ere glaciali, tardo antico e medioevo, età industriale, hanno trasformato il paesaggio, pur tuttavia lasciando tracce leggibili in esso.

Parte del percorso si svolge sul ciglio della scarpata, limite fisico dell’altopiano murgiano.

Oltre che una piacevole passeggiata respirando aria pura, l’occasione consentirà di porre domande ad esperti, ed aprirsi a nuove curiosità, trovandovi anche chiarimenti utili a chiunque sia interessato alla gestione del territorio, alla pianificazione o alla comprensione delle attuali norme. L’azienda, mettendo a disposizione strutture, terreni, e la competenza del titolare, illustrerà problematiche e pregi dell’agricoltura murgiana, nell’ottica della sostenibilità e della valorizzazione delle tradizioni. Qui, il gusto dei prodotti dopo la fatica del cammino sarà la migliore sintesi di un elogio del paesaggio e del suo utilizzo “sostenibile”.

L’escursione si tiene il 14 ottobre, dalle 8 alle 16 ed è la prima tappa di una esplorazione guidata che porta dall’Alta Murgia ai territori dei comuni sul versante adriatico, Ruvo in particolare.

Le vie dell’acqua (seconda tappa dell’esplorazione)

Dall’Alta Murgia si può discendere verso la costa adriatica, intercettando una fascia intermedia popolata da importanti e popolosi centri abitati (Andria, Corato, Ruvo, Terlizzi, Bitonto).

Il percorso è guidato, visivamente, da valli (qui dette “lame”) che discendono i rilievi e, idealmente, da acque che hanno scavato quelle valli, acque apparentemente assenti.

Ma inevitabilmente le città legano la loro nascita ed esistenza alle acque e alla loro gestione, anche in un’area carsica dove l’acqua si vede raramente; anche perché, quando scorre, prende vie occulte e sotterranee, importantissime e delicate, per l’alimentazione delle falde idriche. Le “grotte”, i “capoventi”, sono da  millenni per noi fonte di mistero e curiosità, ma sono anche tra le poche evidenze di questi tracciati sotterranei. Oltre all’opportunità di osservare e “leggere” nel territorio queste forme, l’escursione porterà a scoprire il ruolo dell’acqua nello sviluppo della città di Ruvo, ricercando e trovando le ragioni della distribuzione dei preziosi vigneti; l’origine, dall’acqua, dei materiali da costruzione, comprese le famose ceramiche prodotte fin da tempi preistorici e poi in età classica e fino a oggi; l’origine carsica e il tracciato del monumentale capolavoro di ingegneria dell’Acquedotto Pugliese che ci alimenta esattamente da un secolo.

La geomorfologia e la monumentale opera idraulica dell’Acquedotto Pugliese si incrociano lungo le “lame” che scendono verso Ruvo. Qui un “ponte-canale”, perfettamente inserito nel paesaggio della pietra.

La sosta in una azienda agricola ruvese consentirà anche di brindare al centenario del nostro Acquedotto, grazie alle uve cresciute sulle sabbie e conchiglie dell’antichissimo mare.

L’escursione si tiene il 21 ottobre, dalle 8 alle 13, ora della degustazione finale.

Ruvo vista dalla parte del “Pantano”, dopo una pioggia.

Dalla città alla Murgia di sera

In una sera estiva siete invitati dal Gruppo Speleologico Ruvese ad una visita serale dell’Alta Murgia. Quando il clima diurno è proibitivo, l’attesa della sera aiuta la percezione dei caratteri ambientali “fisici” come le variazioni di illuminazione, temperatura, umidità.

Le forme carsiche, quali doline, lame, ingressi di grotte, pietraie, caratterizzanti il nostro paesaggio, saranno le mete di una esplorazione “alternativa”, alla ricerca di impressioni personali e generali sul benessere in un ambiente a volte difficile da vivere, permettendo considerazioni sia sull’ecologia di tali habitat per le specie che ospitano, sia sulle condizioni di vita nell’area urbana.

L’escursione è rinviata al 2019, i dettagli saranno comunicati con largo anticipo.


Vincenzo Iurilli

Mappa:

Date singole:


01-01-1970
14-10-2018
21-10-2018

Ticket:

A pagamento

Localitá:

via Valle Noè
70037 Ruvo di Puglia

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