L'ambiente rurale

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LA MANO DELL’UOMO CHE COSTRUISCE IL TERRITORIO

Il territorio del Parco è sicuramente interessante per l’architettura minore; tra gli edifici legati all’attività agricola ed alla pastorizia, si possono facilmente distinguere le "Poste” utilizzate dai pastori per proteggere gli armenti dalle intemperie; gli "Jazzi”, invece, sono strutture adibite all’allevamento degli ovini, situate in zone scoscese e maggiormente protette verso sud.

Le Masserie, le cui origini risalgono al XV secolo, quando la Regia Dogana della Mena delle Pecore impose una rigida organizzazione dell'agricoltura per lo sfruttamento pastorale del territorio, furono oggetto di controlli e pianificazioni, sia nel numero sia nell’estensione, fino al '600, quando divennero il centro organizzativo dei latifondi. Alcune masserie sono ancora oggi funzionanti, continuano ad allevare ed a produrre in modo genuino o hanno allargato i propri confini al turismo, attrezzandosi per ospitare i visitatori che raggiungono la Murgia. Sono ancora percorribili alcuni antichi “tratturi della transumanza“; si tratta di lunghissime vie erbose e sterrate che le greggi transumanti percorrevano per raggiungere i pascoli.

L'Alta Murgia custodisce altre opere architettoniche, tra le quali delle deliziose chiesette rupestri ed alcuni castelli medievali; tra questi ricordiamo il Castello del Garagnone, il Castello di Gravina ed il celebre Castel del Monte, splendida fortezza di Federico II di Svevia, che domina gran parte del territorio.

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