Il paesaggio

SUGGESTIONI PER OGNI STAGIONE

Il paesaggio murgiano è il risultato della lunga e costante presenza dell'uomo: dell’imperatore, del contadino, del pastore, del boscaiolo che insieme al clima hanno delineato la struttura di uno dei luoghi più singolari dell'area mediterranea. Il paesaggio non è tuttavia statico, gli scenari cambiano drasticamente ad ogni stagione: in primavera è possibile osservare nel verde intenso dei campi di grano o dei pascoli rocciosi le brillanti fioriture dei tulipani selvatici, dei gladioli e delle orchidee, la delicata colorazione della traslucida stipa delle fate in fiore si associa al rosa dell'asfodelo o al giallo della possente ferula, mentre nel cielo sfrecciano balestrucci e falchi. In autunno ciclamini e colchici colorano le nude pietre dei costoni rocciosi e dei numerosi muri a secco, mentre in inverno i frutti rossi del biancospino e blu del prugnolo colorano le plumbee e nebbiose giornate.

Per colui che si “perde” nell’Alta Murgia la sensazione più ricorrente è quella di essere in un grande spazio aperto in cui vagare con lo sguardo verso orizzonti infiniti caratterizzati dagli odori pungenti della menta e del timo selvatico e di poter godere di albe e tramonti iridescenti e unici. Non si può comprendere la Murgia se non vivendola e gustando i suoi frutti: il pane di grano duro, i dolci di mandorla, i fichi secchi, i funghi, i vini robusti e i formaggi di pecora, toccando le sue pietre, passeggiando nei ricchi centri storici ed assistendo nei crepuscoli estivi al ritorno dei falchi grillai nei centri abitati per il riposo notturno.

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