La geologia

MILIONI DI ANNI PER PLASMARE UN TERRITORIO

Da un punto di vista geologico le Murge nord-occidentali sono costituite da rocce carbonatiche. In particolare si distinguono calcari cretacei di piattaforma (composti dalle formazioni del “Calcare di Bari” e del “Calcare di Altamura”, che nel complesso raggiungono uno spessore di 3000 m), su cui poggiano in discordanza calcareniti plio-pleistoceniche di mare sottile (formazione delle “Calcareniti di Gravina”, popolarmente note come “tufi”, che raggiungono lo spessore di poche decine di metri).

L’altopiano comprende nel settore settentrionale le cosiddette Murge nord-occidentali dove si notano le quote più elevate dell’intero rilievo (M.Caccia 680 m., Torre Disperata 686 m.) e nel settore meridionale le Murge sud-orientali, che non superano i 500 metri di quota.

Dal punto di vista strutturale le Murge corrispondono ad un rilievo tabulare allungato nello stesso senso della Fossa Bradanica, delimitato a Sud-Est da una estesa scarpata; verso Nord-Est, procedendo verso l'Adriatico, il rilievo murgiano degrada sino al livello del mare.

La lunghissima azione di erosione da parte dei venti e soprattutto delle acque piovane ricche di anidride carbonica ha creato un eccezionale patrimonio di forme carsiche superficiali e sotterranee.

L’intenso grado di fratturazione dell’altopiano murgiano inibisce la presenza in superficie di corsi d’acqua perenni , favorendo l’infiltrazione delle acque meteoriche nel sottosuolo. Nel settore delle Murge Alte, dove il carsismo si sviluppa più in profondità, la falda può spingersi sino a 400 metri sotto il livello del mare; tuttavia i solchi erosivi, localmente noti come “lame” e che rappresentano corsi d’acqua effimeri, sono numerosi e costituiscono un reticolo che convoglia verso mare le acque superficiali dopo forti eventi di pioggia.

Tra i fenomeni carsici epigei si citano inoltre alcune doline, come iI "Pulicchio", posto presso il margine occidentale dell’altopiano murgiano, avente una forma ad ellisse con asse maggiore di circa 500 metri e profondità di un centinaio di metri. Il "Pulo di Altamura”, sui 480 m.s.m., presenta, all'incirca, le stesse dimensioni della precedente dolina ma i suoi contorni sono molto regolari. I caratteri morfologici inducono a ritenere che queste due depressioni, ed in particolare il “Pulo di Altamura”, provengano da cavità ipogee la cui volta è successivamente crollata (“doline di crollo”). ll “Pulo di Gurlamanna” e la “Grave tre Paduli”, presso il "Pulicchio di Gravina” sono rispettivamente ubicati sui 500 e sui 700 m. s.l.m.; la loro profondità è inferiore a quella delle precedenti depressioni ed il fondo è piatto. Tra le forme carsiche ipogee, diffuse su tutto il territorio, si distinguono pozzi, inghiottitoi, voragini o gravi, caverne e grotte, riccamente adornate da concrezioni come stalattiti e stalagmiti. Gli inghiottitoi sono cavità naturali attraverso le quali le acque meteoriche si infiltrano nel sottosuolo raggiungendo la falda; le gravi hanno la stessa funzione, ma dimensioni maggiori. Nel Parco vi sono le gravi più profonde dell’Italia centro-meridionale, come quella di “Farauall” (270 m).

Tra le innumerevoli grotte  la “Grotta di Cristo”, nel territorio di Cassano Murge è una delle più grandi.

Nel 1999 in una cava situata in località Pontrelli, in territorio di Altamura, sono state rinvenute Orme di Dinosauri, appartenenti ad almeno 5 diverse specie, sia erbivori che carnivori, fossilizzate nel calcare e tutte in un discreto stato di conservazione. La peculiarità del sito consiste nell'elevato numero di impronte: si valuta la presenza di circa 30.000 impronte e l’incredibile concentrazione di tracce ne fa il giacimento più ricco del mondo.

 

Brochure”Paesaggio culturale e sistema sotterraneo nell’Alta Murgia: tra fede, dimore e sepolture”
 

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