SEQUESTRO OPERE ABUSIVE NEI PRESSI DI CASTEL DEL MONTE, SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE VERONICO

Il personale del Comando Stazione CFS di Andria ha posto in essere una specifica attività in materia urbanistico edilizia intervenendo in località “Pezza Schettini” in agro del Comune di Andria ove i forestali hanno eseguito un sequestro preventivo ad una serie di opere edilizie  come pure ad alcuni mezzi, che stavano operando in cantiere.
Il tempestivo arrivo dei Forestali ha potuto accertare che erano in atto lavori di modifica permanente del suolo con la realizzazione di ampi basamenti e cisterne il tutto perimetrato da uno scavo con riporto di terra finalizzato all’occultamento alla vista dei lavori in atto. Oltre alle opere edilizie sopra menzionate, il provvedimento cautelare di sequestro ha interessato anche alcuni escavatori e betoniere intenti alla cementificazione e trasformazione dei luoghi di elevato pregio ambientale.
L’indagine condotta dalla Forestale ha accertato presso i competenti Uffici Tecnici del Comune di Andria e dell’Ente Parco in Gravina di Puglia l’assenza di qualsivoglia autorizzazione urbanistico edilizia come pure quella paesistico ambientale. Infatti le opere abusive realizzate hanno intaccato un’area di particolare pregio paesaggistico e ambientale classificata non solo Parco Nazionale dell’Alta Murgia, ma anche Zona di Protezione Speciale e Sito di Importanza Comunitaria nonché area soggetta a vario titolo, a Vincolo Paesaggistico e specificatamente tutelata dalla normativa di settore.

Il presidente del Parco nazionale dell'Alta Murgia Cesare Veronico, ha espresso soddisfazione per l'operazione svolta: "Ringrazio vivamente il Corpo Forestale dello Stato per l'impegno e il costante monitoraggio del territorio per contrastare fenomeni di illegalità che sono inaccettabili. Purtroppo continuiamo a essere oggetto di interventi abusivi che ledono l'immagine virtuosa e positiva di un'area su cui stiamo mettendo in atto numerose iniziative di valorizzazione del paesaggio naturale e di promozione delle sue potenzialità ecoturistiche. A tutti gli organi preposti al controllo chiediamo tolleranza zero nei confronti di chi irresponsabilmente danneggia l'intera comunità".

L’area oggetto dei lavori abusivi, ricade altresì nel raggio di due km dal maniero di Castel del Monte ove sono possibili esclusivamente interventi edilizi di manutenzione ordinari e quindi divieto assoluto di nuovi manufatti.  Il proprietario dell’immobile, nonché i titolari delle imprese che hanno realizzato i lavori, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani.
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