PROGETTO STAGNI TEMPORANEI: PECULIARITA' BIOLOGICHE

Ha avuto avvio il progetto “Stagni temporanei: peculiarità biologiche” , in collaborazione con l'Università del Salento Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali. Il progetto prevede la caratterizzazione di 21 siti all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia dal punto di vista biologico ed ecologico, con particolare riferimento alla tipologia “Stagni Temporanei Mediterranei”, habitat prioritario (codice 3170*, Direttiva 92/43/CEE) in base alla fito-associazione macrofitica.
In studi precedenti già avviati dallo stesso Dipartimento è emerso che per uno stagno in località Goglia, presso Minervino Murge, ricadente nell’ area protetta, si verifica un rarissimo caso (unico in tutta la Regione Paleartica) di co-esistenza di 5 specie di Copepodi Calanoidi, con una fauna associata altrettanto ricca e degna di nota.
L’obiettivo è descrivere la successione temporale delle specie che si alternano nella comunità biologica degli stagni e identificare il periodo in cui le loro esistenze si sovrappongono conferendo agli stagni una notevole diversificazione faunistica.
Oltre alla descrizione della comunità biologica saranno rilevate le variabili ambientali che saranno messe in relazione alla co-esistenza delle specie.
Il calendario dei sopralluoghi e dei prelievi ha previsto una visita ogni quindici giorni per tutto il periodo dell’invaso degli stagni (da Dicembre 2011 a Giugno 2012). Ad ogni visita sono stati effettuati dei campionamenti quantitativi lungo transetti periferia-centro stagno, e contestualmente misurate le variabili ambientali (ampiezza dello stagno, profondità, temperatura, pH, conducibilità, solidi disciolti, torbidità, e ossigeno disciolto).
“Il monitoraggio delle componenti ecologiche delle acque, attività di ricerca collaterale ma fondamentale – ha dichiarato il Presidente dell'ente Cesare Veronico – contribuirà all’implementazione dei dati, finora mai raccolti, riguardanti le componenti abiotiche. Tutte le attività di ricerca del Parco - conclude Veronico - concorrono ad un’oculata gestione delle risorse naturali nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.”
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