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RIFORMA LEGGE 394. VERONICO : "RICONOSCIUTO IL RUOLO DEI PARCHI"
La commissione Ambiente del Senato, presieduta dal Senatore Antonio D’Alì ha esaminato e approvato il ddl 1820 relativo alle “Nuove disposizioni in materia di aree protette". Tale atto modifica la composizione dei Consigli direttivi dei Parchi Nazionali e le modalità di nomina riducendo il numero dei consiglieri ed eliminando i gettoni di presenza.
L’atto, che pone le premesse per una riforma complessiva della legge 394 relativa alla gestione delle aree protette, è stato accolto favorevolmente dal Presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Cesare Veronico che, in linea con la posizione assunta da Federparchi, aveva più volte richiesto un intervento urgente a favore di queste riforme, ritenute improcrastinabili, sollecitando l’attenzione dei mass media nella conferenza stampa dello scorso 15 dicembre.
Veronico ha commentato con soddisfazione la notizia: “Abbiamo atteso per anni questa riforma che, di fatto, va nella direzione da noi auspicata, snellendo la gestione dei Parchi e riconoscendo il ruolo e la funzione dei loro organi dirigenti. Adesso l’iter è in dirittura di arrivo e c’è la possibilità concreta che in tempi brevi, con l’insediamento del nuovo parlamento, tale riforma possa essere attuata dalla commissione deliberante. I Parchi, oltre a tutelare e valorizzare la straordinaria biodiversità del Paese, rappresentano anche una fonte concreta di economie nuove per il sistema-Italia: nei parchi si può produrre agricoltura di qualità, turismo-natura, energia pulita, sviluppare creatività e socialità. I dati di Unioncamere del 2011 confermano che all’interno dei parchi si genera il 3,2% della ricchezza del paese: un ‘motore verde’ che può dare nuovo impulso alle politiche economiche in una fase di particolare criticità”.
L’atto, che pone le premesse per una riforma complessiva della legge 394 relativa alla gestione delle aree protette, è stato accolto favorevolmente dal Presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Cesare Veronico che, in linea con la posizione assunta da Federparchi, aveva più volte richiesto un intervento urgente a favore di queste riforme, ritenute improcrastinabili, sollecitando l’attenzione dei mass media nella conferenza stampa dello scorso 15 dicembre.
Veronico ha commentato con soddisfazione la notizia: “Abbiamo atteso per anni questa riforma che, di fatto, va nella direzione da noi auspicata, snellendo la gestione dei Parchi e riconoscendo il ruolo e la funzione dei loro organi dirigenti. Adesso l’iter è in dirittura di arrivo e c’è la possibilità concreta che in tempi brevi, con l’insediamento del nuovo parlamento, tale riforma possa essere attuata dalla commissione deliberante. I Parchi, oltre a tutelare e valorizzare la straordinaria biodiversità del Paese, rappresentano anche una fonte concreta di economie nuove per il sistema-Italia: nei parchi si può produrre agricoltura di qualità, turismo-natura, energia pulita, sviluppare creatività e socialità. I dati di Unioncamere del 2011 confermano che all’interno dei parchi si genera il 3,2% della ricchezza del paese: un ‘motore verde’ che può dare nuovo impulso alle politiche economiche in una fase di particolare criticità”.
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