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RIPRISTINO TIPOLOGIE EDILIZIE NEL PARCO: ELENCO AMMESSI A CONTRIBUTO
Pubblicato sul sito web ufficiale del Parco Nazionale dell'Alta Murgia www.parcoaltamurgia.it l'elenco degli interventi proposti da privati ammessi a finanziamento per il recupero delle tipologie edilizie tradizionali. I contributi ammontano ad un massimo del 30% del costo dell'intervento. Tutte le istanze presentate entro la data di scadenza fissata sono state istruite con esito positivo, pur necessitando di una serie di integrazioni e di prescrizioni per la loro realizzazione. A fronte di uno stanziamento complessivo di 400mila Euro da parte dell’Ente, il contributo riconosciuto agli interventi ammessi ammonta ad Euro 264.116,71, come meglio dettagliato nel Determinazione Dirigenziale n. 283 del 01/10/2012.
Le istanze pervenute hanno riguardato, in prevalenza, immobili connessi ad attività agricola o silvo–pastorale e annesse strutture abitative (masserie, jazzi, trulli o pagliai, lamie, lamiedde, lamioni, poste, cappelle rurali) e manufatti destinati ai tradizionali sistemi di raccolta delle acque (pozzi, cisterne, piscine, neviere, votani), prevedendo interventi per le seguenti categorie di intervento:
Apparato strutturale;
Sistema delle coperture;
Interventi sulle facciate;
Sistemazioni esterne.
La conservazione del patrimonio naturale e storico-culturale locale è connessa allo sviluppo economico e sociale del contesto rurale ed all'idea di gestione polifunzionale dell’agricoltura. In coerenza pertanto con il concetto di “paesaggio culturale” introdotto dalla Convenzione Europea del Paesaggio e con le proposte di Piano per il Parco e di Regolamento del Parco, approvate nel maggio 2010 ed oggi in fase di adozione e di approvazione finale da parte della Regione Puglia e del Ministero dell’Ambiente, il tema della valorizzazione e del recupero dei "segni" architettonici della tradizione storica locale rappresenta una dei punti di forza della politica di valorizzazione e gestione delle risorse del territorio avviata da questo Ente che intende proseguire con un nuovo avviso pubblico per il prossimo anno .
Le istanze pervenute hanno riguardato, in prevalenza, immobili connessi ad attività agricola o silvo–pastorale e annesse strutture abitative (masserie, jazzi, trulli o pagliai, lamie, lamiedde, lamioni, poste, cappelle rurali) e manufatti destinati ai tradizionali sistemi di raccolta delle acque (pozzi, cisterne, piscine, neviere, votani), prevedendo interventi per le seguenti categorie di intervento:
Apparato strutturale;
Sistema delle coperture;
Interventi sulle facciate;
Sistemazioni esterne.
La conservazione del patrimonio naturale e storico-culturale locale è connessa allo sviluppo economico e sociale del contesto rurale ed all'idea di gestione polifunzionale dell’agricoltura. In coerenza pertanto con il concetto di “paesaggio culturale” introdotto dalla Convenzione Europea del Paesaggio e con le proposte di Piano per il Parco e di Regolamento del Parco, approvate nel maggio 2010 ed oggi in fase di adozione e di approvazione finale da parte della Regione Puglia e del Ministero dell’Ambiente, il tema della valorizzazione e del recupero dei "segni" architettonici della tradizione storica locale rappresenta una dei punti di forza della politica di valorizzazione e gestione delle risorse del territorio avviata da questo Ente che intende proseguire con un nuovo avviso pubblico per il prossimo anno .
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