MurGEopark celebra il riconoscimento come Geoparco Mondiale UNESCO
Domenica 27 ottobre il territorio dell'Alta Murgia e delle Premurge ha celebrato il prestigioso riconoscimento di Geoparco Mondiale UNESCO, in una giornata presso l’antica Masseria Cimadomo, immersa nell’area archeologica di San Magno (Corato). Conferito il 9 settembre scorso, questo titolo rappresenta una straordinaria opportunità per valorizzare l’unicità del patrimonio geologico, naturale e culturale della Murgia, aprendo a nuove prospettive di sviluppo sostenibile e di partecipazione attiva delle comunità locali.
La giornata ha visto la partecipazione di alcuni parlamentari, di autorità regionali e locali, dei sindaci e rappresentanti della comunità del Geoparco, delle associazioni territoriali e di tutti coloro che hanno contribuito a questo riconoscimento. Tra i presenti, il commissario straordinario del Parco dell’Alta Murgia Francesco Tarantini, Alessia Amorfini, coordinatrice nazionale dei Geoparchi italiani, l'assessora all’Ambiente della Regione Puglia Serena Triggiani e il direttore generale di ARTI Puglia Francesco Addante. Nei vari interventi è stata ribadita l’importanza di questo riconoscimento come stimolo per nuove iniziative di sviluppo territoriale, promuovendo MurGEopark come un punto di riferimento internazionale per la geodiversità.
«Siamo felici di condividere con la comunità del Geoparco, le istituzioni e le associazioni presenti l’entusiasmo che ha accompagnato il riconoscimento come Geoparco UNESCO – ha dichiarato il Commissario straordinario del Parco, Francesco Tarantini –. Questo titolo non è solo un riconoscimento, ma un punto di partenza per continuare a valorizzare e proteggere le nostre risorse. L’obiettivo è consolidare l’identità di MurGEopark nella rete globale dei Geoparchi, mantenendo la sinergia tra comuni, istituzioni e realtà locali che ha caratterizzato questo percorso sin dall’inizio.»
L'evento ha rappresentato anche l’occasione per presentare e premiare i due progetti vincitori del bando “Parco Innova”, un'iniziativa ideata dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia e realizzata in collaborazione con ARTI Puglia, con un contributo di 60.000 euro. Pensato per stimolare l'innovazione e la sostenibilità, il bando ha visto ben 33 adesioni pervenute, con progetti mirati a tre ambiti principali: monitoraggio e tutela della biodiversità, promozione del turismo e dell’enogastronomia locale e economia circolare.
Due i progetti vincitori: “Parchigiani – La resistenza della biodiversità” dell’azienda Fattoria delle Api e “Hygrolana Altamurana – Pellet a misura di natura” dell’azienda Pecore Attive. Il primo si distingue per un approccio innovativo e partecipativo alla tutela degli insetti impollinatori (Apoidei e Lepidotteri). Un progetto che combina ricerca scientifica e attività sul campo, articolandosi in campi di volontariato che coinvolgono studenti universitari nella raccolta di dati su questi insetti, e in eventi aperti al pubblico che includono giornate educative, degustazioni e attività a tema. L’obiettivo è creare un legame profondo tra la comunità locale e le risorse naturali della Murgia, stimolando azioni concrete di conservazione.
Il progetto “Hygrolana Altamurana – Pellet a misura di natura”, invece, propone la raccolta e il recupero della lana di pecora sucida, solitamente scartata, per trasformarla in pellet organico. L’iniziativa mira a sostenere gli allevatori locali, a promuovere la sostenibilità agricola e a ridurre gli sprechi, generando biofertilizzanti naturali che arricchiscono i terreni. In questo modo, la lana diventa una risorsa preziosa per la fertilità del suolo, contribuendo al contempo alla conservazione delle tradizioni locali.
In occasione della celebrazione è stata organizzata una raccolta straordinaria di pneumatici fuori uso abbandonati nelle aree del Geoparco, un’iniziativa per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e a restituire decoro al paesaggio. A svolgere l’attività di bonifica, l’Istituto di Vigilanza METRONOTTE in collaborazione con i volontari dell’Associazione Guardie Ambientali d’Italia. I PFU raccolti sono stati conferiti all'azienda di riciclaggio Corgom di Corato, dove il materiale verrà riciclato e trasformato in nuova materia prima, promuovendo l’economia circolare.
«Abbiamo celebrato un traguardo straordinario per i territori dell’Alta Murgia e delle Premurge – ha dichiarato l’assessora regionale all’Ambiente, Serena Triggiani -, dopo un percorso che ha visto impegnarsi e lavorare insieme attivamente diversi attori, tra cui il Parco dell’Alta Murgia, con il presidente Tarantini, e tutti i sindaci, le associazioni e i cittadini dei comuni compresi in questa terra meravigliosa. E questa stessa unità e visione comune, con Regione Puglia che non farà mai mancare il suo sostegno, ci consentirà di dare sempre maggiore valore a un patrimonio geobiodiverso che non è solo ricchezza e garanzia di un futuro sostenibile, ma anche volàno di crescita economico e sociale, stimolo per la nascita di nuove forme di sviluppo turistico, di tipo naturalistico, culturale, enogastronomico, scolastico, educativo, sportivo, solo per citarne alcune».