Dall'Alta Murgia al Pollino con il Viaggio dei 3 Parchi: 350 i km da percorrere tra le meraviglie geologiche
Domenica 21 aprile il Parco Nazionale dell'Alta Murgia darà il via al "Viaggio dei 3 Parchi", un'avventura a cavallo alla scoperta di tre aree protette nazionali, un viaggio tra i tesori geologici del Sud Italia che si snoda per 350 km attraverso i parchi dell'Alta Murgia (Puglia), dell'Appennino Lucano (Basilicata) e del Pollino (Calabria). Tre parchi e un unico itinerario, per incentivare la promozione del turismo equestre e la valorizzazione del patrimonio geologico e ambientale, favorendo la sostenibilità.
L'iniziativa nasce da un protocollo d'intesa siglato tra Ente Parco e Natura a Cavallo, per favorire la diffusione nell'Alta Murgia di nuove ippovie destinate al turismo sostenibile. Cuore pulsante del "Viaggio dei 3 Parchi" è la realizzazione di un "geotrail" che si snoda tra le tre regioni coinvolte, sviluppandosi su un reticolo di infrastrutture naturali composto da sentieri, percorsi all'interno delle aree protette, mulattiere, rotabili a fondo naturale e tratturi della transumanza. Un itinerario inedito per favorire la conoscenza della geodiversità e una sua maggiore tutela, nell'ambito dell'avviata candidatura a Geoparco UNESCO.
Nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia l'itinerario attraversa un territorio di interesse geologico e paesaggistico, offrendo a chi vi partecipa la possibilità di ammirare geositi, architetture rurali e aree naturali di pregio. Il viaggio si inaugura domenica a Castel del Monte alle ore 9:30, con le prime tre tappe nell'Alta Murgia (21-23 aprile) che toccheranno Bosco Finizio, l'inghiottitoio del Cavone, Miniere di Bauxite, boschi Senarico e Trullo di sotto, Rocca del Garagnone, la scarpata delle Murge Alte, la Grava di Faraualla, bosco e dolina del Pulicchio, la faglia sindeposizionale di Gravina, la Gravina di Gravina, Torre di Belmonte e il Bosco Difesa Grande.
«Il Parco Nazionale dell'Alta Murgia è lieto di essere il punto di partenza del Viaggio dei 3 Parchi – dichiara il presidente Francesco Tarantini –, un'opportunità per incentivare lo sviluppo del turismo equestre come forma di fruizione sostenibile. Un geoitinerario per connettere tre parchi del Sud Italia attraverso il recupero della rete tratturale protetta, dei sentieri e delle vie storiche, contribuendo a diversificare l'offerta turistica e ampliando la conoscenza della geodiversità, in questa fase cruciale che ci vede candidati a Geoparco.»
L'intero percorso sarà georeferenziato dai cavalieri di Natura a Cavallo, che consegneranno le tracce all'Ente Parco realizzando nuove ippovie per il geoturismo e l'equiturismo.