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CONVIVERE CON IL LUPO - UNA SERIE DI INCONTRI NEI PARCHI DEL SUD
Proseguono le attività organizzate nell’ambito del Protocollo di Intesa sottoscritto tra i Parchi Nazionali dell’Alta Murgia (soggetto capofila), del Gargano, dell’Aspromonte, del Cilento, del Pollino e della Val d’Agri per il progetto “Convivere con il lupo: conoscere per preservare”, finanziato dal Ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del Mare.
Dal 18 novembre avrà inizio un fitto calendario di appuntamenti nei Parchi nazionali del Sud Italia per approfondire le tematiche concernenti l’ecologia del lupo, le indagini che si svolgono a seguito del ritrovamento di animali morti per attacchi da predatori, e le tecniche di prevenzione già sperimentate e validate in altre realtà italiane.
La necessità di far incontrare esperti di gestione della fauna selvatica e le aziende zootecniche locali insieme ai servizi veterinari nasce dal fatto che gli operatori sanitari e faunistici sono chiamati oggi a confrontarsi con problematiche legate alla fauna selvatica e sinantropica, poiché la crescente antropizzazione e il differente uso che l’uomo fa del territorio comportano nuovi e complessi scenari. Peraltro un efficace azione di prevenzione comporta un approccio che integri gli aspetti più propriamente sanitari con quelli ecologici, a maggior ragione considerando la stretta interfaccia uomo-animale-ambiente.
Le giornate di studio e confronto, fortemente volute dagli Enti Parco, saranno tenute da docenti di puntuale ed elevata specializzazione, operanti nel settore da anni.
Il programma completo del corso è consultabile nella locandina.
Dal 18 novembre avrà inizio un fitto calendario di appuntamenti nei Parchi nazionali del Sud Italia per approfondire le tematiche concernenti l’ecologia del lupo, le indagini che si svolgono a seguito del ritrovamento di animali morti per attacchi da predatori, e le tecniche di prevenzione già sperimentate e validate in altre realtà italiane.
La necessità di far incontrare esperti di gestione della fauna selvatica e le aziende zootecniche locali insieme ai servizi veterinari nasce dal fatto che gli operatori sanitari e faunistici sono chiamati oggi a confrontarsi con problematiche legate alla fauna selvatica e sinantropica, poiché la crescente antropizzazione e il differente uso che l’uomo fa del territorio comportano nuovi e complessi scenari. Peraltro un efficace azione di prevenzione comporta un approccio che integri gli aspetti più propriamente sanitari con quelli ecologici, a maggior ragione considerando la stretta interfaccia uomo-animale-ambiente.
Le giornate di studio e confronto, fortemente volute dagli Enti Parco, saranno tenute da docenti di puntuale ed elevata specializzazione, operanti nel settore da anni.
Il programma completo del corso è consultabile nella locandina.
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