OMICIDIO DON CASSOL: L'ENTE PARCO AMMESSO PARTE CIVILE NEL PROCESSO

Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia è stato ammesso come parte civile nel procedimento giudiziario nei confronti di Giovanni Ardino per l’omicidio di don Francesco Cassol, avvenuto il 21 agosto 2010 ad Altamura.
Questo è quanto stabilito nella giornata di ieri dal Giudice per le Udienze Preliminari che ha accolto la richiesta di ammissione avanzata dal Parco tramite l'Avvocatura di Stato nei confronti dell'omicida, reo confesso, accusato di aver commesso il delitto nel corso di una battuta di caccia di frodo in area protetta.
La decisione è stata accolta favorevolmente dal presidente del Parco, Cesare Veronico, che ha commentato: “L'Ente Parco si è battuto per l'affermazione della legalità sul territorio ed è nostra volontà difendere l'idea di un Parco come luogo di pace. Lo dobbiamo ai cittadini. E a tutti gli ospiti che scelgono di vivere il parco nella sua dimensione più vera. Don Cassol, in questo senso, è stato un esempio per tutti: in suo nome proseguiremo su questo sentiero contro qualsiasi violazione della legge nei confronti della natura e dell'uomo”.
L'annuncio è giunto contemporaneamente alla presentazione del gemellaggio tra il Parco Nazionale dell'Alta Murgia e il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, avvenuta lo scorso 15 giugno a Longarone, comune in cui Don Cassol svolgeva l'attività di Parroco e di guida spirituale di una comunità attenta e sensibile alle tematiche ambientali.
Il gemellaggio avrà luogo il prossimo 21 agosto alla presenza di autorità politiche e religiose, dei familiari e degli amici di Don Cassol.
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